Lo scorso 8 Marzo il TAR dell’Emila-Romagna ha respinto il ricorso comitato «Un altro Appennino è possibile» (di cui siamo stati convinti co-promotori e di cui continuiamo a far parte fin dalla sua fondazione) contro la decisione di costruire una nuova seggiovia quadriposto sul Corno alle Scale, in area protetta, senza sottoporre il progetto a una Valutazione d’Impatto Ambientale.
Mentre leggevamo e analizzavamo la sentenza, la nostra regione veniva colpita dalle tragiche alluvioni. Questi avvenimenti ci obbligano a ripensare impatti. sostenibilità e conseguenze del nostro agire. Per questo, prima di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR, abbiamo ritenuto di chiedere un incontro al presidente Bonaccini e agli assessori competenti per confrontarci intorno ai progetti che riguardano l’Appennino bolognese, e il Corno alle Scale in particolare, alla luce di quanto accaduto.
La lettera che riportiamo è stata inviata il 30 Giugno e ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta.
Questo silenzio ci lascia amareggiati e preoccupati perché testimonia il disinteresse degli amministratori regionali a imparare dai fatti e da “altri sguardi”, tra cui il nostro, nonostante il Comitato e le associazioni che lo costituiscono rappresentino una parte rilevante della società e contengano al loro interno significative competenze.
Il testo integrale della lettera è disponibile sul sito del comitato https://www.unaltroappennino.it/ al link https://www.unaltroappennino.it/2023/08/04/una-lettera-senza-risposta/ ., e su lo scarpole al link https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/una-lettera-per-ripensare-lo-sviluppo-dell-appennino-bolognese/ .